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Benvenuti sulla pagina dell'Associazione Pom Rossin

Vi auguriamo una buona navigazione alla scoperta delle nostre attività!

Se dovessimo spiegare in grandi linee di cosa si occupa il Centro socio culturale ricreativo della Capriasca gestito dall’Associazione Pom Rossin potremmo sintetizzare più o meno così:

  • organizzare eventi di vario genere, aperti alla popolazione: si spazia tra la cultura, la gastronomia, la scoperta del territorio, la formazione personale, l’intrattenimento in genere (vedi pagine Eventi) ;
  • gestire gli spazi, di proprietà del Comune di Capriasca, per l’organizzazione di eventi privati (vedi pagina Affitti Locali);
  • offrire un servizio di consulenza per il disbrigo di piccole pratiche burocratiche, a complemento del servizio sociale offerto dal Comune di Capriasca (Sportello Amico).

In realtà, chinandoci su un'analisi più dettagliata e soprattutto aggiornata visti gli attuali periodi complicati, ci sembra utile oltre che onesto sottolineare gli adeguamenti e l’intensificazione delle attività, da una parte per rendere il doveroso tributo alle tante persone che ci hanno aiutato e si sono adattate alle mutate esigenze dettate da bisogni nuovi e modalità più flessibili e dall’altra per avere una visione più realistica dell’importanza e delle risorse che l’Associazione investe per un servizio alla popolazione tutta, raggiungendo ogni fascia di età, variando tra interessi, attitudini e bisogni più disparati.

In tempi recenti, visto l’acutizzarsi di varie situazioni di necessità, l’aspetto sociale è emerso più intensamente e noi ci siamo attivati su vari fronti:

durante la pandemia Covid-19, allo scopo di essere vicino alla popolazione, il Centro ha saputo offrire eventi in sicurezza attraverso canali finora inesplorati. Gli eventi di approfondimento, quando le restrizioni era più allentate, si sono svolti all’aperto. Per quanto riguarda la cultura, in particolare le presentazioni dei libri del progetto “Leggere è bello” oramai consolidato da anni, si sono tenute via zoom. Proprio quando il buonsenso ci chiedeva di stare lontani gli uni dagli altri ci siamo accorte che mai come finora fosse necessario farsi prossimi, offrire occasioni di arricchimento e cercare di non perdere i contatti. Il tutto aveva ovviamente anche uno scopo più sottile: quello di concedere qualche boccata di “normalità” in quei mesi che di ordinario non avevano proprio nulla. Ma ci siamo spinte ancora più avanti verso i nostri abituali fruitori: ad esempio per le signore della tombola settimanale, che si sono trovate dall’oggi al domani senza un pomeriggio di svago e amicizia e rinchiuse in casa, abbiamo cucinato dei biscotti in sede, li abbiamo impacchettati e consegnati loro, a distanza, ma accompagnati da un sorriso dalla finestra e da qualche parola di conforto. La vicinanza fisica era vietata, ma noi non ci siamo arrese. Anzi.

In occasione della crisi ucraina, il centro si è immediatamente prodigato con moltissimo impegno per attenuare un poco il disagio dei profughi accorsi in cerca di protezione: abbiamo organizzato lezioni settimanali di italiano allo scopo di favorire l’integrazione. Inoltre ogni giovedì veniva offerta un’attività ricreativa, per permettere loro di conoscersi, visitare il territorio e scoprirne le risorse (es. visite atelier artistici), creare manufatti artistici, cucinare specialità indigene e tanto altro. Qualsiasi attività era comunque fondata su un pilastro importante: regalare un momento di distrazione, in compagnia di persone sorridenti e accoglienti.

Vogliamo in questa sede ringraziare pubblicamente le nostre docenti di italiano e le numerose volontarie che ci hanno aiutati in questo viaggio emozionante.

Sulla scia di tanta solidarietà abbiamo deciso di aiutare anche altre fasce più svantaggiate: in estate abbiamo regalato una giornata spensierata nei bellissimi boschi capriaschesi. Giochi, ricco buffet, musica e intrattenimento hanno saputo incantare una quindicina di persone tra mamme e bimbi che fanno capo all’Associazione Tragitto che si occupa da sempre di inclusione e integrazione di persone che rischiano l’emarginazione, sia perché straniere, sia perché si trovano in situazioni di difficoltà particolari o momentanee.

Grazie alla donazione di moltissimi abiti usati, ma in ottimo stato, da parte di una signora, abbiamo organizzato e curato una vendita di abiti per beneficenza: l’intero ricavato è stato destinato ad un’associazione che opera in Afghanistan.

Non va pure dimenticato l’aspetto pedagogico che è stato introdotto tramite un progetto che è entrato di diritto nelle attività regolari del centro. Dal maggio 2021 si tiene un incontro di narrazione mensile che segue il programma di “Pedagogia dei genitori”, una modalità che ha ormai una quarantina di anni di esperienza ed è un importante riferimento per genitori ed educatori. Nuovi partecipanti possono aderire man mano ed è quindi aperto a tutti coloro che hanno desiderio di avvicinarvisi. 

Ecco, il Pom Rossin è tutto questo e pure molto altro. Sì, perché nuove e variate attività bollono in pentola, per ogni categoria di partecipante, in funzione di attitudini, interessi e tempo a disposizione.

Seguiteci e troverete qualcosa che fa al caso vostro!